LE
CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELLA FUNZIONE POETICA
(cioè, in due
parole: perché un testo è letterario?)
1. Prevale la
dimensione ambigua che apre a intuizioni, associazioni che
«aprono» il testo.
CLEMENTE REBORA -
Dall'immagine tesa
- Dall'immagine tesa
- vigilo l'istante
- con imminenza di attesa -
- e non aspetto nessuno:
- nell'ombra accesa
- spio il campanello
- che impercettibile spande
- un polline di suono -
- e non aspetto nessuno:
- fra quattro mura
- stupefatte di spazio
- più che un deserto
- non aspetto nessuno:
- ma deve venire;
- verrà, se resisto,
- a sbocciare non visto,
- verrà d'improvviso,
- quando meno l'avverto:
- verrà quasi perdono
- di quanto fa morire,
- verrà a farmi certo
- del suo e mio tesoro,
- verrà come ristoro
- delle mie e sue pene,
- verrà, forse già
viene
- il suo bisbiglio.
(da Canti
anonimi, 1920)
2. Il testo
può essere riletto in un processo di
interpretazione
LUCIAN BLAGA -
La luce di ieri
- Cerco, non so che cerco. Cerco
- Cieli antichi, la veglia trascorsa. Ahi
è prostata
- La fronte che, una volta, stava alta
levata!
-
- Cerco, non so che cerco. Cerco
- Aurore che già furono fontane
zampillanti
- E vive - oggi coll'acque imprigionate e
vinte.
-
- Cerco, non so che cerco. Cerco
- Un'ora grande in me rimasta
inadempiuta
- Come su un bricco morto il segno d'una
bevuta.
-
- Cerco, non so che cerco. Sotto gli astri
d'ieri,
- quelli già morti, cerco
- la luce spenta che io lodo ancora.
(da I poemi
della luce)
3. Il testo
è considerato tale dall'epoca e dal contesto
- Manifesti futuristi
4. Prevale il
discorso connotativo che comprende i vari...
(vai alla prossima lezione...)